La bolla dei Tulipani viene ricordata come la prima grande crisi causata dall’utilizzo di strumenti finanziari speculativi e dal comportamento irrazionale degli uomini…
Dobbiamo tornare molto indietro nel tempo… alla seconda metà del 500 quando dalla Turchia (l’Impero Ottomano…) arrivano in Europa dei fiori dai colori meravigliosi e inusuali… Rossi, bianchi, rosa… i più ricercati neri. In particolare in Olanda, un grande potenza mondiale i tulipani diventano rapidamente uno “status symbol”, un oggetto di lusso desiderato dalla popolazione più abbiente. nasce la Tulipomania!
Si sviluppa un “fiorente” mercato ma l’oggetto degli scambi non è il fiore ma il suo bulbo… per la facile trasportabilità e per la capacità di produrre fiori anche negli anni successivi alla prima fioritura… il bulbo viene considerato un investimento!
Il mercato cresce in maniera esponenziale, i bulbi sono desiderati non solo dalle classi più ricche ma dall’intera popolazione e tra il 1620 e il 1635 il prezzo inizia a salire in maniera costante… ma è tra il 1636 e il 1637 che i prezzi diventano folli… La domanda supera abbondantemente l’offerta… i tempi di produzione sono lunghi e i fiorai iniziano ad acquistare i bulbi in autunno, ad un prezzo già fissato, per poi ottenere la consegna a primavera… in altre parole vengono stipulati i primi contratti derivati: i “futures”!
Il 5 febbraio 1637 è una data che segna “l’inizio della fine” della bolla dei tulipani… in un’asta svoltasi ad Alkmaar centinaia di lotti di bulbi furono venduti per un ammontare di 90.000 fiorini (circa 5 milioni di euro di oggi!) … in pratica il prezzo medio di un bulbo è paragonabile al reddito di oltre un anno e mezzo di un manovale dell’epoca!
Nei mesi seguenti la mania dei tulipani si trasforma rapidamente in panico in tutti i centri urbani delle Provincie Unite dei Paesi Bassi… a causa del diffondersi della “peste” (ogni riferimento alla pandemia Covid 19 e all’attuale recessione economica è puramente casuale…) un’asta di Harleem va deserta e i prezzi di mercato iniziano a precipitare… Tutti gli operatori sanno che i prezzi dei bulbi non sono realistici e sostenibili ed inizia la corsa alla vendita…
Gli operatori che avevano stipulato con i contadini contratti a prezzi elevatissimi iniziano ad avere difficoltà ad onorare i propri impegni e rischiano la bancarotta… A difesa della lobby dei fioristi interviene persino il Governo Olandese che elimina di fatto l’obbligo di acquistare i bulbi al un prezzo definito (futures) concedendo la possibilità di non adempiere dietro il pagamento di una penalità del 3,50% del prezzo pattuito (option).
Questa bolla viene considerata come il primo crack della storia nato dal comportamento irrazionale degli uomini che tendono a conformarsi alle scelte della massa invece di fare scelte dettate dalle informazioni di cui si dispone (l’effetto gregge…)!
P.s. qualche giorno fa ho acquistato 3 bulbi di tulipano su Amazon… li ho pagati 6,99 euro!
Se anche tu vuoi approfondire il tema delle grandi crisi finanziarie non esitare a contattarmi… !