Dopo aver analizzato il Fondo Patrimoniale, strumento che l’ordinamento giuridico italiano pone a tutela della serenità della Famiglia, parleremo oggi degli Atti di Destinazione.

Definizione e Disciplina degli Atti di Destinazione

L’art 2645 ter del Codice Civile consente di trascrivere e quindi di opporre ai terzi un vincolo di destinazione su beni immobili o mobili iscritti in pubblici registri, al fine di realizzare uno “scopo meritevole di tutela”.

A differenza del Fondo Patrimoniale non è consentito il vincolo su Titoli di Credito.

I beni vincolati, pur non dovendo necessariamente uscire dal patrimonio del disponente creano un patrimonio autonomo e separato.

Chi sono gli attori dell’Atto di Destinazione?

I protagonisti dell’atto di destinazione sono fondamentalmente due:

  • Il Disponente: persona fisica o giuridica che possiede la proprietà dei beni da vincolare;
  • Il Beneficiario: persona fisica o giuridica a favore del quale saranno diretti gli effetti dell’atto di destinazione.

I beneficiari possono essere anche più di uno… quello che deve essere sempre presente ed è il fulcro di questo istituto giuridico è L’INTERESSE MERITEVOLE DI TUTELA.

L’articolo 2645 ter del Codice Civile individua tre tipologie di beneficiari:

  • Persone con disabilità;
  • Pubbliche Amministrazioni;
  • Altri enti o persone fisiche.

Cosa si intende per interesse meritevole di tutela?

Il legislatore lascia ampio spazio all’autonomia dei privati non definendo in maniera puntuale “l’interesse meritevoli di tutela” che rimane l’unico presupposto per la costituzione del vincolo e il fondamento dell’opponibilità ai terzi dello stesso.

Senza dubbio uno degli interessi per i quali un atto di destinazione può essere realizzato va ravvisato in quello relativo alla tutela dei bisogni della famiglia. Il vincolo di destinazione prescindendo dal pre-requisito del matrimonio o dell’unione civile appare inoltre lo strumento di protezione del patrimonio adatto a tutelare le esigenze della “famiglia di fatto” in quanto i conviventi non hanno accesso all’istituto del Fondo Patrimoniale.

Oltre alla famiglia possiamo ritenere meritevole di tutela lo scopo d’istruzione, la salute, l’educazione, la cultura, l’ambiente, la previdenza, l’assistenza, la ricerca, etc.

A titolo di esempio, l’atto di destinazione potrebbe essere abbinato alla nomina di un amministratore di sostegno nell’interesse personale e patrimoniale di un disabile o di un minore.

Come si costituisce il Vincolo?

Il vincolo sui beni può essere trascritto per:

  • Atto Pubblico
  • Testamento

Il vincolo può avere come durata massima di 90 anni; nel casi di beneficiario persona fisica non può comunque superare la durata della sua vita.

In cosa consiste la protezione dell’Atto?

Al pari del Fondo Patrimoniale il vincolo trascritto genera un effetto segregativo sui beni stessi… il creditore personale di colui che disposto il vincolo potrà aggredire il patrimonio del debitore, ad esclusione dei beni vincolati.

Oggetto del vincolo sono anche tutti i frutti provenienti dai beni vincolati (es. i canoni di locazione) e non potranno essere aggrediti per debiti estranei allo scopo per cui è stato creato il vincolo.

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