Da Capital Group un’approfondita analisi sulle elezioni statunitensi di novembre e sul loro potenziale impatto sulla politica economica americana e, dunque, sui mercati. 

Per quanto riguarda le presidenziali USA di novembre, l’economista Jared Franz e Clark CamperGlobal Head of Government & Regulatory Affairs, analizzano in profondità le differenti politiche proposte dal presidente Joe Biden e dallo sfidante Donald Trump. Questi, in estrema sintesi, i punti salienti:

  • la politica fiscale è uno dei temi più importanti a cui prestare attenzione durante queste elezioni. Secondo gli analisti di Capital Group, però, chiunque vinca non risolverà la questione del deficit pubblico, che – anzi – è destinato a crescere. Nel caso di vittoria di Trump, si potrebbero avere degli ulteriori tagli alle aliquote sia delle persone fisiche sia delle imprese e un tentativo di eliminazione dell’imposta di successione, con un conseguente calo del gettito fiscale.
    In caso di riconferma di Biden, invece, le imposte sulle società potrebbero aumentare al 28%, con un impatto sulla redditività delle aziende, ma in ogni caso non si avrebbe alcuna riduzione delle spesa pubblica;
  • una partita centrale riguarda la Federal Reserve e la sua indipendenza. In caso di vittoria di Biden, lo status quo verrebbe confermato, Trump invece potrebbe introdurre cambiamenti di vasta portata, da un lato sostituendo l’attuale presidente Jerome Powell con qualcuno più conciliante, dall’altro, Trump potrebbe puntare a minare l’indipendenza stessa della Fed. Capital Group teme questo e avverte che “l’economia di un Paese non è destinata al successo se la banca centrale perde la sua indipendenza“;
  • un altro settore in cui Biden e Trump hanno opinioni diverse è l’immigrazione. Durante il primo mandato Biden, l’immigrazione più intensa ha aiutato il mercato del lavoro a recuperare terreno dopo l’allentamento delle restrizioni legate al Covid, migliorando la produttività e favorendo l’economia USA. Trump, nel suo primo mandato aveva adottato una linea molto dura sull’immigrazione e la sicurezza dei confini.

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